Amaretti morbidi di Luca Montersino

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Questa ricetta ve la postiamo insieme, perchè l’abbiamo preparata moltissime volte, sia singolarmente che insieme.
E’ una ricetta molto semplice e davvero molto buona, inoltre è un ottima idea per il “riciclo” degli albumi che magari vi sono avanzati da ricette che prevedevano l’uso di soli tuorli e tra l’altro è una ricetta senza glutine.
Questi amaretti sono morbidi e si sciolgono in bocca…provare per credere!

Ingredienti per 50 amaretti:

290 gr di farina di mandorle
40 gr di mandorle amare
315 gr zucchero semolato
90 gr di albumi

zucchero a velo qb

Mettete nel mixer le mandorle amare con lo zucchero e tritate. Trasferite il tutto nella planetaria, aggiungete la farina di mandorle e l’albume e impastate fino a che tutti gli ingredienti si saranno amalgamati (potete fare anche senza la planetaria, mescolando con un frustino).
Formate delle piccole palline e passatele in abbondante zucchero a velo.
Posizionate le palline (che devono essere piene di zucchero a velo) su una teglia ricoperta con la carta da forno e lasciatele riposare scoperte a temperatura ambiente per almeno due ore (sarebbe meglio una notte intera).
Cuocete in forno precedentemente riscaldato a 170° per 5/10 minuti (dipende molto dal forno), gli amaretti non si devono scurire, ma devono rimanere chiari.
Tirateli fuori dal forno e lasciateli raffreddare prima di toglierli dalla teglia.

Conservazione:

Gli amaretti si conservano molto bene e a lungo (15/20 giorni) chiusi in contenitori di latta.

Consiglio in più:

Se non trovate le mandorle amare potete utilizzare pistacchi o nocciole.
Se utilizzate le mandorle intere, invece della farina di mandorle, mettete le mandorle, le mandorle amare, gli albumi e lo zucchero direttamente nel mixer e frullate tutto per poi procedere col formare le piccole sfere.

Buon appetito!

Paola e Simona

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Sformatini di zucchine su cestino di pasta fillo

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Avevo voglia di fare degli sformatini di zucchine, ma anche di presentarli in modo un po’ diverso e ho pensato di usare la pasta fillo in modo da aver dei cestini di sformatini.
E’ una ricetta semplice che può andar bene sia come antipasto che come secondo.
Per chi ha bambini con non mangiano volentieri la verdura, non è il mio caso visto che Sofia mangia di tutto e di più, è anche un ottimo piatto per camuffare la verdura; vedrete che proponendogli le zucchine in questo modo non potranno che mangiarle.

Ingredienti per 5 stampini usa e getta del diametro di 5 cm:

500 gr zucchine
3 uova intere
50 gr parmigiano grattuggiato
3 fogli di pasta fillo
olio qb
cipolla qb
sale qb
pepe qb

Lavate e mondate le zucchine, tagliatele a rondelle e mettetele a cuocere in padella con un filo di olio Evo e un velo di cipolla tritata.
Tenete sul fuoco fino a cottura ultimata e aggiustate di sale, schiacciatele con la forchetta in modo da ottenere una purea grossolana e lasciate raffreddare.
In una ciotola aggiungete le uova, precedentemente sbattute, le zucchine, il formaggio grattugiato, il sale, il pepe e mescolate fino a rendere il composto omogeneo.
Preparate gli stampini in alluminio: spennellate l’interno con olio, adagiate i fogli di pasta fillo sul fondo (la pasta fillo deve coprire tutta la sperficie dello stampino e uscire un pò dai bordi, per facilitare l’operazione tagliate la pasta fillo in rettangoli 7cm x 22 cm e posizionatene due per stampino a croce), spennellate nuovamente con l’olio e spolverate con un pizzico di sale.
Riempite gli stampini con il composto per circa 2/3. Sistemateli su una teglia da forno e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 25/30 minuti. Trascorso il tempo di cottura effettuate la prova dello stuzzicadenti che dovrà risultare pulito.
Toglieteli dal forno lasciateli intiepidire e sformateli.

Conservazione: potete conservare gli sformatini in frigorifero, coperti, per 2/3 giorni.

Consiglio in più: potete sostituire le zucchine con cardi, zucca, spinaci, carciofi e aggiungere pinoli o mandorle tostate e tritate.
La pasta fillo è molto delicata, se usate quella congelata fatela scongelare seguendo le indicazioni della confezione, al momento di utilizzarla tenetela sempre coperta, perchè si secca molto facilmente e poi non è più utilizzabile.

Buon appetito!

Simona

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Crostatine alla marmellata con frolla di Luca Montersino

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Dovete sapere che ho il marito che ogni volta che faccio una torta mi dice: “uff anche questa volta non hai fatto la crostata!”. Allora ho deciso di accontentarlo ma, volendo fare anche qualcosa di diverso dalla solita crostata, ho deciso di fare delle mini crostatine alla marmellata di fragole. Per la frolla non ho potuto fare a meno di usare la ricetta di Luca Montersino, sarà perché ultimamente sono stata (o meglio siamo state – Paola ed io) ad un suo corso , sarà perché lo adoro , ma soprattutto perché con questa ricetta si ottiene una frolla buonissima e friabile e quindi il successo è assicurato.
La ricetta è semplice e vi bastano poche cose: frolla, marmellata (meglio se fatta in casa) e se volete fare le crostatine teglia per muffin e coppa pasta.

Ingredienti per 12 crostatine:

200 g di zucchero a velo
500 g di farina
300 g di burro morbido a temperatura ambiente
80 g di tuorlo d’uovo a temperatura ambiente
2 g di sale
1/2 bacca di vaniglia
1 vasetto di marmellata di fragola

Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, unite lo zucchero a velo, il burro ammorbidito a pezzetti, i tuorli, il sale e la vaniglia.
Impastate bene il tutto velocemente fino a ottenere un composto omogeneo, se avete l’impastatrice potete usarla tranquillamente, l’unica accortezza è di non impastare troppo a lungo per non surriscaldare troppo il composto.
Formate un panetto e fatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Armatevi di mattarello, stampo per muffin e coppa pasta, tirate fuori la vostra frolla dal frigo, ammorbiditela leggermente impastandola 2 minuti e stendetela con il mattarello (spessore di 3 mm).
Con il coppa pasta formate dei cerchietti e foderate lo stampo per i muffin (dopo averlo ben imburrato), facendo attenzione a non manipolare troppo la pasta, il rischio è che si rompa (la rottura spesso è dovuta al surriscaldamento dell’impasto, per ovviare al problema è sufficiente rimettere in frigo la pasta per qualche minuto).
Riempite il vostro guscio con un cucchiaio di marmellata e finite con un decoro di frolla, io ho scelto una stella.
Infornate, in forno preriscaldato a 180° per circa 20 min.
Sfornate le vostre crostatite e lasciatele raffreddare nella teglia, una volta fredde potrete toglierle dalla teglia e gustarle.

Conservazione:

Conservate le crostatine in contenitori di latta per ¾ giorni massimo.
La frolla non cotta invece può essere conservata in frigorifero per 2/3 giorni o in freezer per qualche mese.

Consiglio in più:

Se dovete cuocere in bianco la vostra frolla (quindi senza alcun ripieno) ricordatevi di coprire l’impasto con carta forno o carta d’alluminio e poi di riempire con legumi secchi o riso, in modo che cuocendo il vostro guscio di frolla mantenga la forma desiderata.
Ricordatevi sempre, sia per le cotture in bianco che con ripieno di ungere bene la teglia con il burro, così otterrete una cottura uniforme della vostra frolla.
Nella preparazione della pasta frolla, i diversi ingredienti sono intercambiabili, l’unico accorgimento è rispettare le proporzioni; quindi al posto del burro potete utilizzare olio di oliva o di riso o lo strutto, al posto dello zucchero a velo, lo zucchero semolato o di canna e al posto della farina bianca altri tipi anche mischiati tra loro ( kamut, farro, integrale etc).

Buon appetito!

Simona

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Pane di riso (ricetta di Adriana)

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Riuscire a fare un buon pane è il sogno di molti ma, spesso manca, soprattutto per chi lavora ,il tempo adatto per realizzarlo. E cercando un po’ di ricette di panificazione che non richiedessero ore e ore di lievitazione mi sono ritrovata fra le mani questa che vi consiglio. E’ un pane molto morbido “mollicoso” che ben si adatta alla prima colazione ma anche per accompagnare i salumi.

Ingredienti per 1 kg e mezzo di pane:

200 gr  riso vialone nano
750 gr  latte fresco
500 gr  farina 0
40 gr  lievito di birra
50 gr  burro sciolto
15-20  gr  semi di papavero
15   gr  sale
zucchero q.b.
acqua

Cuocete il riso nel latte bollente. Mescolate spesso altrimenti si attacca. Alla fine il riso avrà assorbito tutto il latte. Frullate e lasciate intiepidire, meglio se steso su un vassoio.
Fate la fontana con la farina ; al centro mettete  il riso ed il lievito sciolto in un po’ d’acqua (io ho messo 2 cucchiai da minestra abbondanti) con un po’ di zucchero (un cucchiaino), il burro ed i semi di papavero.
Iniziate ad impastare e da ultimo unite il sale. La quantità d’acqua da aggiungere dipende dalla farina  che utilizzate.
Lavorate bene per circa 20 minuti dovete ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lasciate lievitare coperto (pellicolato) per 30 minuti. Rimpastate e date la forma di filone o la forma che desiderate.
Fate lievitare ancora per 30 minuti sulla placca rivestita da carta da forno. Cuocete a 200° per circa 30 minuti. Il tempo però dipende dalla pezzatura che avete fatto.
Il pane è cotto quando “ bussando” risuona vuoto.

Consiglio in più :  ho provato a farlo con il Kenwood usando prima la foglia e poi il gancio. Ho seguito gli stessi passaggi. Da ultimo ho preso l’impasto, che risulta essere un po’ molliccio, e l’ho lavorato pochi minuti sulla spianatoia leggermente infarinata. In questo modo sono riuscita ad impastarlo bene e dargli la forma che volevo.
Una volta raffreddato si può congelare meglio se già tagliato a fette così da scongelare solo la quantità necessaria.

Buon appetito!

Paola

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Consommè di agrumi

Consommè d'agrumi                                    

L’ho assaggiato la prima volta un po’ riluttante perché pensavo fosse aspro e come al solito poi l’ho apprezzato il doppio pensando al suo utilizzo come  una sorta di “purificatore” dopo un lauto pasto o come dissetante nelle bollenti giornate milanesi. Più che un consommé lo chiamerei mangia e bevi perché in realtà è piacevole apprezzare i piccoli pezzi di polpa d’agrume e le zeste sottili che rinfrescano il palato.

Ingredienti per circa 20 persone: 

300 gr succo d’arancia
300 gr succo di pompelmo
300 gr succo di pompelmo rosa
10 gr  zeste d’arancia
10 gr zeste di pompelmo
200 gr fette di arancia
200 gr fette di pompelmo
200 gr fette di pompelmo rosa
250 gr zucchero semolato
20 gr colla di pesce  in fogli o in polvere

Tagliate le zeste degli agrumi (cioè la buccia ricavata col pelapatate e quindi senza la parte bianca che è amara) a julienne (a striscette sottili); pelate a vivo l’arancia, il pompelmo ed il pompelmo rosa.
Mettete tutto in una casseruola e riscaldate sino a circa 50° spegnete ed aggiungete la colla di pesce  precedentemente ammollata in acqua fredda (rapporto colla di pesce /acqua 1:5 ovvero per 20 gr di colla dovrete mettere 100 gr d’acqua) e strizzata. Mescolate bene, trasferite in un  contenitore, pellicolatelo o chiudetelo con un coperchio e lasciatelo riposare per almeno 4 ore, meglio una notte intera, prima di servirlo.

Conservazione: dura 5 giorni in frigorifero.

Consiglio in più: si puo’ servire caldo, d’inverno, ma in questo caso non mettete la colla di pesce.
Se usate la colla di pesce in polvere ricordatevi che al momento di aggiungere l’acqua dovrete mischiare con cura molto velocemente (io uso una piccola frusta) per evitare che si formino grumi.

Buon appetito!

Paola

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