Muffin alle banane

muffin alla bnana

Apprezzo tutta la frutta, ma l’unico modo in cui riesco a mangiare le banane è nei dolci. Capita che le compri per marito e figlia e poi vengano dimenticate nel frigorifero, per poi essere riscoperte quando ormai la buccia ha già raggiunto tutte le gradazioni del marrone. Ecco, con questa ricetta saprete cosa fare delle vostre banane quando ormai sono solo un vago ricordo delle belle banane gialle appena comprate! La ricetta che vi propongo è quela di Toni Brancatisano, l’ho provata una volta e da allora è il mio dolce preferito a base di banana!

Ingredienti per 15 muffin (5 cm):

125 g di burro a temperatura ambiente
250 g di zucchero
2 banane mature
2 uova intere
250 ml di latte intero
240 g di farina
1 bustina di lievito
1 baccello di vaniglia o un cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaio di spezie (cannella o noce moscata)

Montate il burro e lo zucchero con le fruste, fino ad ottenere un composto spumoso.
Sbucciate le banane, schiacciatele con la forchetta e unitele al burro e zucchero e sbattete di nuovo.
Sempre mescolando con le fruste elettriche aggiungete le uova (una alla volta) e poi il latte a filo.
A questo punto aggiungete  la farina e il lievito setacciati poco alla volta, in modo si incorporino bene al resto del composto ed infine la vaniglia e le spezie.
Versate il composto negli stampini per muffin riempiendoli per i 2/3 e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 25/30 minuti.
Sfornate i muffin e lasciateli raffreddare, sono ottimi sia freddi che tiepidi.

Conservazione: si conservano tranquillamente per 4/5 giorni chiusi in contenitori ermetici

Consiglio in più: al posto dei muffin potete fare una torta usando una tortiera del diametro di 22 cm. Potete aggiungere all’impasto gocce di cioccolato e/o noci tritate e volendo glassare i muffin con una glassa fatta con zucchero a velo e succo di limone.

Buon Appetito!

Simona

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Guacamole

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Il guacamole è una salsa messicana che ha per ingrediente principale l’avocado che è un frutto ricco di proprietà: è un propellente alcalinizzante, energizzante ed idratante ed inoltre è una ricchissima fonte di proteine, acidi grassi essenziali e contiene una vasta gamma di antiossidanti e moltissime vitamine.
Devo dirvi che inizialmente non amavo molto l’avocado, ma ho imparato ad apprezzarlo proprio grazie al guacamole.
Se non l’avete mai provato, vi consiglio di farlo quanto prima…..ve ne innamorerete e con l’aggiunta di tortilla chips avrete antipasto rapido sfizioso e ricco di proprietà benefiche.

Ingredienti per 4 persone:

2 avocado maturi
2 cipollotti freschi
4/5 pomodorini
Olio evo
Sale
1 lime
Peperoncino fresco (facoltativo)
Coriandolo (facoltativo)

Lavate i pomodorini, tagliateli a metà, privateli dei semi e tagliateli a piccoli dadini e metteteli in una ciotola.
Mondate i cipollotti, tagliateli finemente e aggiungeteli ai pomodori.
Tagliate gli avocado a metà (incidete con il coltello la superficie dell’avocado fino a che non sentite il nocciolo, ruotate il coltello fino a tagliare tutta la superficie), privateli del nocciolo e togliete la polpa aiutandovi con  un cucchiaio (essendo molto morbida non avrete problemi).
Riducete la polpa a piccoli dadini e schiacciatene buona parte con una forchetta fino ad ottenere una purea, mentre ne lascerete un po’ a dadini.
A questo punto aggiungete la purea ai pomodori e al cipollotto, mentre terrete da parte i restanti dadini, in modo da aggiungerli solo alla fine.
Lavate il lime e spremetene il succo sul composto.
Aggiungete il sale, l’olio e se piace il peperoncino fresco tritato e il coriandolo fresco tritato e mescolate  con cura tutti gli ingredienti.
In ultimo aggiungete l’altra parte della polpa di avocado tagliata a dadini.
Coprite il guacamole con pellicola trasparente e lasciatelo riposare per almeno mezz’ora in frigorifero, per far si che i sapori si fondano al meglio.

Conservazione: Il guacamole si conserva in frigorifero per al massimo due giorni.

Consiglio in più: il segreto di un buon guacamole è l’utilizzo di avocado ben maturi, alla pressione delle dita, devono risultare morbidi, ma non troppo molli. La salsa guacamole, è perfetta per accompagnare piatti tipici messicani (fajtas, tacos) ed è un ottimo aperitivo servita insieme a tortilla chips. Devo dirvi che è anche un buonissimo accompagnamento per carne e pesce alla griglia.

Buon appetito!

Simona

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Macarons


Era un pò che ci pensavo e alla fine ho deciso di cimentarmi anch’io con i Macarons. Questi dolcetti francesi dai mille colori sono bellissimi da vedere e molto buoni. Navigando in internet si possono trovare tantissime ricette, ma ho deciso di provare la versione di Christophe Felder (dal suo libro Le meilleurs macarons) e devo dirvi che il risultato è ottimo. Possono essere farciti nei più svariati modi, ma io per questa prima volta ho preferito farcirli solo con marmellata e dulce de leche, perchè ho voluto concentrarmi sui gusci, ma non mancherò di proporre altre versioni.

Ingredienti per 30 macarons: 

200 gr zucchero a velo
200 gr farina di mandorle
200 gr di zucchero semolato
50 gr acqua
150 gr albumi a temperatura ambiente
colorante alimentare

per la farcitura:

marmellata
dulce de leche

Mescolate la farina di mandorle con lo zucchero a velo in una ciotola e passate poi il tutto attraverso un colino per eliminare eventuali grumi.
In un padellino aggiungete lo zucchero semolato e l’acqua, mescolate e iniziate a scaldare fino ad ottenere uno sciroppo di zucchero (controllate con un termometro la temperatura dello sciroppo che dovrà essere di 118° circa).
Nel frattempo montate a neve con le fruste la metà degli albumi (75 gr), quando saranno ben fermi abbassate la velocità e incorporate poco a poco lo sciroppo di zucchero. Incorporate quindi il colorante per alimenti desiderato (e’ preferibile utilizzare coloranti in gel, io ho scelto il verde) e continuate a montare a neve, fino a quando la meringa si sarà completamente raffreddata e avrà un aspetto denso, liscio e lucido.
Aggiungete alla farina di mandorle e allo zucchero a velo i restanti albumi (75 gr) e mescolate fino ad ottenere un composto abbastanza solido.
Incorporate quindi un cucchiaio di albumi montati al composto di mandorle mescolando per renderlo più morbido, aggiungete poi i restanti albumi con una spatola di gomma e mescolate dal basso verso l’alto in modo da incorporare l’aria e facendo attenzione a non smontarli.
Versate il composto così ottenuto in una tasca da pasticciere con una bocchetta liscia di 8/9 mm di diametro e formate i vostri macarons (se non avete i tappetini presagomati di silicone, disegnate con una matita dei cerchi di 3 cm di diametro su un foglio di carta da forno distanziati gli uni dagli altri; dopodiché girate il foglio e posizionatelo su una teglia, cosi’ avrete sagoma del cerchio come traccia da riempire con il composto. Consiglio di non riempire  l’intera circonferenza del cerchio, perchè nella fase di riposo si appiattiranno un po’).
A questo punto dovete lasciare riposare i macarons prima di infornarli almeno per 1 ora, ma all’occorrenza anche per più tempo; si deve formare una sorta di crosticina sulla superficie dei macarons, il così detto croutage, e devono diventare perfettamente lisci in superficie.
Il croutage è un passaggio molto importante e consiste appunto nel far riposare i macarons fino a quando si crea una crosta sulla superficie. Per controllare dovete appoggiare un dito sulla superficie di un macaron e se la superficie non è appiccicosa e si lascia un po’ l’impronta del dito allora il croutage è corretto; se la superficie è dura ed oppone molta resistenza allora il croutage è eccessivo. Non ci sono tempi precisi di durata del croutage, dipende principalmente dalla temperatura e dall’umidità dell’ambiente, ma anche da alcune caratteristiche del composto (fluidità dello stesso, quanto si era montata la meringa, altro).
Infornate in forno ventilato preriscaldato a 160°C per circa 10/15 minuti (attenzione a non far diventare scura la superficie, ogni forno e’ diverso e dovete tenerli sotto controllo durante la cottura) trascorso quel tempo lasciarli nel forno semiaperto per altri 2 minuti. Sfornateli e lasciateli completamente raffreddare prima di maneggiarli.
Una volta raffreddati potete farcirli a vostro piacere. Con un cucchiaino disponete la marmellata o il dulce de leche sulla parte piatta dei vostri macarons e ricoprite con l’altra metà con delicatezza e ripetete lo stesso procedimento fino a terminare tutti i gusci.

Conservazione: i gusci non farciti durano 7/10 giorni chiusi in contenitori ermetici, mentre farciti un paio di giorni (se la farcitura e’ molto umida il guscio tende ad ammollarsi, per questo motivo consiglio di farcirli all’ultimo).

Consiglio in più: i macarons dovrebbero avere una colorazione tenue e delicata, attenzione a quando usate il colorante iniziate con una puntina di un cucchiaino per poi aggiustare la gradazione poco alla volta.

Buon appetito!

Simona

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Colombine di pane

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A Pasqua tutto parla di uova e di colombe. E allora perché non accompagnare i cibi con un pane dalle forma insolita? L’ho anche arricchito con formaggio e quindi è particolarmente saporito. Ottimo nei pic-nic fuoriporta da abbinare ad un piatto di salumi.

Ingredienti per circa 20 colombine:
1 Kg  farina 0
20 gr lievito di birra
550 ml latte
30 gr burro pomata
100 gr pecorino o grana grattugiato
20 gr sale

Sciogliete il lievito nel latte appena intiepidito a 35° (se ne appoggiate una goccia sulle labbra deve essere tiepido).
Mischiatelo alla farina, aggiungete il pecorino (o il grana) ed iniziate ad impastare nell’impastatrice o a mano.
Uniite il burro lasciato ammorbidire a temperatura ambiente (se lo mischiate con un cucchiaio ha la consistenza di una crema ecco perché si chiama “ burro a pomata”) e, quasi alla fine, il sale.
Impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Lasciate lievitare nell’impastatrice o sul piano di lavoro coperto con pellicola per 30’.
Successivamente tirate l’impasto con il mattarello sino ad avere uno spessore di 2 cm. Coppate con le formine a forma di colomba e lasciate lievitare sempre coperte per un’ora circa .
Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 20-25 minuti circa.
Togliete del forno e lasciate raffreddare.

Consiglio in più: non ho usato, perché non le avevo, le formine a forma di colomba. Ho disegnato la sagoma su un cartoncino, l’ho riportata sulla carta da forno e ho inciso il contorno con un coltello appuntito. L’impasto che avanza l’ho rimpastato sino ad esaurimento. Una volta raffreddate, le colombine si possono congelare.

Buon appetito!

Paola

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